L'input di FaTA-E consente la rapida modellazione della struttura grazie alle funzioni di introduzione e modifica multipla degli elementi, che consentono di inserire travate e maglie di travi, pilastri, arcarecci e controventi con una sola operazione. La geometria della struttura viene realizzata in pianta attraverso l'introduzione dei “fili fissi” a cui riferire gli allineamenti dei pilastri. E' possibile, inoltre, importare disegni in formato DWG o DXF al fine di introdurre i fili fissi partendo dal disegno architettonico. Gli elementi asta possono avere una vasta gamma di sezioni definite per tipologia in un apposito ambiente.
Le sezioni utilizzabili per gli elementi in c.a. possono essere rettangolari, circolari, a “T”, a “doppia T”, a croce, a "L". Per le strutture in acciaio è possibile utilizzare aste aventi come sezioni laminate standard in acciaio, profilati laminati a freddo e sezioni metalliche composte. Per questi ultimi è possibile definire, in base ai profilati scelti, l'imbottitura, la calastrellatura o la tralicciatura. L’interazione con il modulo SeMiSteel consente di effettuare l’analisi e la verifica di strutture con pilastri composti acciaio-calcestruzzo realizzati con profilati scatolari e tubolari.
Mediante le funzioni avanzate di input a macroelementi, gestiti tramite l'ambiente grafico di TraRet, è possibile realizzare travature reticolari e strutture completamente personalizzabili e ripetibili all'interno dell'input grafico e tridimensionale. La funzione “definizione telai”, insieme al concetto di "gruppo", è utile a definire elementi facenti parte dello stesso telaio, con relativi ulteriori miglioramenti nell'ambito della graficizzazione degli esecutivi strutturali. In particolare il "gruppo" risulta uno strumento fondamentale per la definizione delle pareti dissipative, caratterizzate dalle particolari armature relative alle zone critiche.
Estrema versatilità è data dalla possibilità di impostare la posizione e gli allineamenti delle travi rispetto ai pilastri. Questa funzione abbinata all'opzione di calcolo "Modello con conci rigidi" consente di modellare fedelmente le eccentricità relative tra i vari elementi considerandone gli effetti sulle sollecitazioni di calcolo. Di grande utilità è lo strumento di modellazione delle travate inclinate, grazie al quale è possibile realizzare travate inclinate conoscendo le altezze dei pilastri iniziali e finali.
Grandi potenzialità e rapidità di input sono garantite dalle funzioni copia elementi, copia piano e copia proprietà. La definizione del problema strutturale viene completata con l'inserimento dei dati geologici e geotecnici delle stratigrafie, definibili in maniera diversificata considerando eventuali diversità del terreno di fondazione, al fine di verificare la portanza e i cedimenti differenziali, nel rispetto degli approcci definiti dal D.M. 14/01/2008 e la successiva Circ. 617/2009.
Parallelamente all'input per impalcati, è presente, inoltre, un ambiente di “modellazione tridimensionale” in cui, lavorando nelle diverse viste e con la funzione di visualizzazione a layer (piani e telai), è possibile introdurre: nodi sulle aste presenti, aste comunque orientate nello spazio colleganti due nodi esistenti, travi a mensola, controventature, vincoli ai cinematismi nodali, molle applicate ai nodi, carichi e coppie sui nodi, rilasci dei gradi di libertà rotazionali delle aste (cerniere interne), carichi ripartiti su aste, piastre, solai, balconi e tamponamenti nel riferimento globale o locale.
Nello stesso ambiente sono presenti alcuni degli strumenti di gestione dei rinforzi strutturali da applicare agli elementi in c.a. In particolare la definizione dei rinforzi FRP e CAM sui nodi strutturali di incrocio tra travi e pilastri, che consentono l'applicazione delle verie tipologie di consolidamento scelte in base alle più recenti e innovative tecnologie.
I carichi introdotti vengono associati a dieci possibili configurazioni utente, utili a modellare, vento, neve, carichi eccezionali, ecc. Gli effetti di tali azioni di carico possono essere combinati con gli altri tipi di carico presenti sulla struttura nell'ambiente di gestione delle combinazioni. In particolare per l'inserimento di carichi vento e neve è presente un comando il quale elabora il varico in base alla definizione di aree di carico comprese tra i vari elementi strutturali.
E' possibile, inoltre, inserire delle condizioni di carico alle quali associare spostamenti imposti per i vari nodi strutturali.
In “Modellazione 3d” è possibile gestire anche la presenza di più impalcati rigidi nello stesso piano tramite la gestione master-slave dei nodi. Sono, inoltre, presenti le funzioni automatiche di inserimento degli arcarecci su aste e travature reticolari e di suddivisione delle travi anche lungo un arco. Mediante il comando automatico è possibile inserire gruppi di aste in base a diverse configurazioni di controventi concentrici.
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