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LA SUITE MURI Next

La suite MURI Next è un ambiente integrato “modellazione-analisi-progettazione-verifica” che permette di calcolare varie tipologie di opere di sostegno, con diverse metodologie di calcolo e verifica.

Le tipologie supportate dal software sono:

  • Muri in c.a., Mensola, Semigravità,
  • Gravità e a tratti con asse spezzato variabile;
  • Muri prefabbricati in cls armato;
  • Muri in pietrame: Gabbionate, gravita o blocchi;
  • Muri in terra rinforzata;

 

OFFERTE LANCIO VALIDE FINO AL 31 DICEMBRE 2024
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I prezzi si ntendono Iva esclusa

RICHIEDI IL PREVENTIVO

Le fondazioni dei muri possono essere:

  • Superficiali in c.a. con geometria variabile, inclinazione del piano di posa la presenza di denti in posizione variabile;
  • Profonde: con pali (trivellati, battuti ad elica continua), micropali in una o più file anche inclinati;

Le fondazioni in c.a. con pali/micropali possono essere utilizzate in tutte le tipologie, anche gabbionate e/o terre rinforzate.

L’elevazione dei muri in c.a. e prefabbricati può essere variabile negli spessori di testa e piede e con inclina-zione di valle e di monte.

I muri a tratti con asse spezzato in c.a. sono del tutto generici e permettono di seguire qualsiasi andamento del piano campagna e inclinazione interna del paramento.

L’elevazione del muro può avere elementi aggiuntivi quali:

  • Mensole di monte e valle in numero qualsiasi funzione della geometria;
  • Contrafforti interni o esterni;
  • Tiranti attivi e/o passivi anche gestiti per fasi di realizzazione;
  • Vincoli elastici, elastoplastici o unilateri per modellare effetti 3D, puntoni o condizioni al contorno tipici dei muri di cantina;

I tiranti possono essere applicati anche alle tipologie a gabbioni e terre rinforzate.

I MODELLI DI CALCOLO

I modelli di calcolo sono del tipo Non-Linear Winkler Foundation (con leggi differenziate), interagenti con elementi beam o truss (per tiranti e terre rinforzate). Gli elementi beam possono essere lineari o con cerniere plastiche concentrate a pressoflessione e taglio.

I truss sono a controllo di resistenza di tipo fragile tramite i meccanismi resistenti dei tiranti o delle armature per terre rinforzate.

Per la modellazione geotecnica il software può gestire:

  • profili del p.c. a monte e a valle generico.
  • carichi distribuiti uniformi o trapezoidali sul pendio a monte e valle, permanenti e/o variabile per destinazione d’uso;
  • carichi concentrati verticali e orizzontali generici permanenti e/o variabili per destinazione d’uso;
  • carichi distribuiti e/o concentrati su elevazione e fondazione del muro, verticali e orizzontali permanenti e/o variabili per destinazione d’uso;
  • la stratigrafia è del tutto generica, gestita tramite poligoni generici; ciò permette di simulare più realisticamente le zone di ancoraggio di tiranti, blocchi di roccia, etc.

L’azione sismica può essere rappresentata, in funzione del metodo di analisi, mediante:

  • coefficienti sismici orizzontale kh e verticale kv, per analisi pseudostatiche con forze sismiche proporzionali alla massa;
  • accelerogrammi naturali o da risposta sismica locale spettro-compatibili, per analisi dinamiche non lineari semplificate secondo il modello di Newmark;

Per la modellazione della falda il software consente di:

  • inserire più falde tramite superficie poligonale;
  • imporre un livello a monte e a valle anche per fasi;
  • elaborare analisi steady state tramite moto di filtrazione agli elementi finiti.

LE TIPOLOGIE DI ANALISI

Le tipologie di analisi supportate consentono la modellazione non lineare dell’interazione con il terreno per ogni combinazione di carico. I tipi di analisi disponibili sono:

  • analisi classica non lineare per combinazione di carico e moltiplicatore l=1;
  • analisi al collasso non lineare per combinazione o condizione di carico e calcolo del moltiplicatore l=lU;
  • le due analisi precedenti gestite anche per fasi costruttive;
  • valutazione dei muri esistenti con calcolo degli indicatori di rischio sismico e statico zE-SLV - zVi-SLU;
  • analisi di stabilità con superfici circolari o generiche tramite i metodi MEL (Fellenius, Bishop, Janbu e GLE)
  • analisi di stabilità al continuo non lineare tramite metodo del SRF o per incrementi di carico, anche con analisi di filtrazione;
  • analisi dinamica semplificata tramite modello di Newmark, con valutazione degli spostamenti permanenti residui.

L’analisi delle spinte (attiva, passiva e riposo), è effettuata tramite il metodo di Culmann (del “cuneo di tentativo”). In condizioni sismiche sono previsti i metodi di Mononobe-Okabe o di Wood, per muri impossibilitati a spostarsi.

In fase di post-analisi, è possibile visualizzare il cuneo spinta critico, le relative spinte, i diagrammi delle pressioni, le sollecitazioni e gli spostamenti.

Mediante l’analisi globale FEM è possibile visualizzare la deformata del sistema geotecnico e lo stato delle molle non lineari del tipo:

  • Active: trazione (rottura);
  • Passive: compressione (rottura);
  • VC elastiche o ”retta vergine”;
  • UR carico-scarico-ricarico;

In presenza di elementi in c.a. non lineari è possibile visualizzare i seguenti stati di danno delle cerniere plastiche:

  • Elastico/a;
  • Fessurazione;
  • Snervamento;
  • Ultimo (rottura con resistenza residua)
  • Rottura a taglio;

In presenza di tiranti o vincoli elasto-plastici, il collasso di questi ultimi è tenuto in conto tramite ridistribuzione delle sollecitazioni.

Nel caso di analisi FEM di tipo steady state della filtrazione, è possibile visualizzare qualsiasi grandezza legata al moto: pressioni, linee di flusso, equipotenziali, portate e gradienti locali, necessari per effettuare le verifiche idrauliche a sifonamento e sollevamento di fondo scavo. Infine, permettono di ottenere la reale distribuzione delle pressioni neutre sul paramento e cuneo di spinta, nonché stimare l’andamento della falda freatica per le verifiche di stabilità.

Nell’analisi FEM al continuo tramite modelli costitutivi Mohr-Coulomb (anche con strain-softening), è possibile effettuare analisi di stabilità (Strength-reduction-factor) tramite l’utilizzo delle interfacce di contatto per l’interazione terreno-struttura. Le analisi permettono di visualizzare passo-passo numerosi parametri, quali: spostamenti orizzontali, verticali, assoluti, stato tensionale e deformativo, deformazioni plastiche a taglio, e altro, al fine di individuare le superfici di scorrimento.

LE VERIFICHE

Per i muri in c.a., il software progetta e verifica le armature con relativo disegno. Le verifiche strutturali sono del tipo a flessione, pressoflessione e a taglio, tensioni di esercizio e fessurazione.

Le verifiche geotecniche dipendono dalla tipologia del muro e dalla presenza di pali-micropali, tiranti e puntoni.

Nel caso di muri con fondazioni superficiali inclinate e/o con dente vengono effettuate:

  • Verifica a capacità portante con i metodi Terzaghi, Meyerhof, Hansen, Vesic in condizioni statiche e sismiche con metodo alla Paolucci-Pecker e Maugeri-Motta.
  • Verifiche in condizioni drenate e non drenate;
  • Verifiche a scorrimento con resistenza alla Coulomb in funzione della superficie reagente;
  • Verifiche a ribaltamento;
  • Verifiche di stabilità globale con metodi di Fellenius, Bishop, Janbu, GLE o SFR;

Il calcolo dei cedimenti allo stato limite di esercizio SLE e le verifiche di compatibilità sono effettuate con diversi metodi di calcolo in funzione dei dati a disposizione:

  • Metodo edometrico;
  • Metodo di Burland e Burbidge;
  • Metodo di Schmertmann etc.;

In presenza di tiranti, la loro verifica riguarda i tre meccanismi:

  • Verifica a sfilamento per garantire l’equilibrio fra tensione tangenziale, che si sviluppa fra la superficie laterale del tirante/terreno, e lo sforzo applicato (GEO);
  • Verifica per garantire l’aderenza malta–armatura (GEO);
  • Verifica per garantire la resistenza della malta (GEO);
  • Verifica a rottura armatura tirante (STR);

In presenza di fondazioni miste superficiali/profonde, è possibile considerare sia la compartecipazione di entrambi i sistemi, sia la possibilità di utilizzare, ad esempio, i micropali come riduttori di cedimenti.

Le verifiche geotecniche presenti sono:

  • Verifica a portanza per carichi verticali a compressione e trazione tramite numerosi metodi di letteratura (Terzaghi, Meyerhof, Hansen, Vesic, Berezantzev e Berezantzev ridotto). Per i micropali i metodi di Bustamante–Doix. Metodi con uso di prove SPT e CPT.
  • Verifica a portanza trasversale con i metodi classici, come Broms esteso ai terreni stratificati in funzione del tipo di vincolo in testa. In alternativa, il carico limite della palificata può essere determinato con l’analisi elastoplastica al passo;
  • Verifica per fondazioni miste con il metodo PDR (Poulos–Davis–Randolph).

Il calcolo dei cedimenti per lo stato limite di esercizio SLE viene effettuato mediante:

  • Analisi FEM con curve di trasferimento
  • Metodo di Poulos-Davis dei coefficienti di interazione.

Le verifiche sismiche dei muri richiedono il calcolo degli spostamenti permanenti residui allo stato limite SLD/SLV, affrontato mediante i seguenti modelli:

  • Il modello di Newmark;
  • Il metodo di Richard-Elms and Whitman e Liao;

Per i muri a gabbioni o blocchi, oltre alle verifiche già citate per quelle a gravità vengono effettuare all’interfaccia tra i vari blocchi le seguenti verifiche:

  • Verifica a ribaltamento della parte superiore;
  • Verifiche a scorrimento tra blocco superiore inferiore;
  • Verifiche a schiacciamento del materiale.

Per le terre rinforzate, le verifiche effettuate sono quelle classiche dei muri, quali scorrimento, portanza e ribaltamento (anche tra i vari strati) e stabilità globale. In dettaglio:

  • Verifiche interne: verifica a scorrimento diretto del rinforzo, sfilamento del rinforzo, resistenza a trazione del rinforzo e scorrimento del risvolto);
  • Verifiche composte. Tensioni nei rinforzi derivanti dall’analisi di Tieback e Compound e dettagli sui cerchi dell’analisi di stabilità globale e interna alla terra armata.

Le verifiche idrauliche effettuate automaticamente dipendono dalla modellazione della falda. Quelle analizzate sono le seguenti:

  • Sifonamento;
  • Sollevamento fondo scavo.

Il software è composto da pre-processore, solutore e post-processore (che permettono anche analisi in parallelo) e dai vari moduli accessori acquistabili separatamente e tra loro eventualmente interagenti.

L’output prevede, per ognuno dei moduli, carpenterie ed esecutivi con relative tavole, la relazione di calcolo (personalizzabile), il computo dei materiali, il piano di manutenzione, la relazione geotecnica e sulle fondazioni.


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